Singapore

Guida di Singapore per nomadi digitali

Singapore è situata nel punto più a sud della penisola di Malacca ed è una città stato che, oltre all’isola più grande, comprende circa una cinquantina di isole minori di cui solo la metà sono abitate.

La città è nota per essere una delle più care, se non proprio la più cara, località del Sud Est Asiatico, anche se tutto...

Singapore è situata nel punto più a sud della penisola di Malacca ed è una città stato che, oltre all’isola più grande, comprende circa una cinquantina di isole minori di cui solo la metà sono abitate.

La città è nota per essere una delle più care, se non proprio la più cara, località del Sud Est Asiatico, anche se tutto qui è ripagato in termini di servizi, di pulizia e di efficienza.

La “piccola Singapore” è una delle città in Asia con la più alta percentuale di stranieri in rapporto alla popolazione totale, cosa che la rende è un vero melting-pot di culture, tanto che le lingue ufficiali sono quattro: inglese, cinese, malese e tamil. L’inglese è parlato praticamente dovunque e ciò significa che per gli stranieri che vivono lì è tutto più facile.

Per coloro che devono lavorare con una connessione internet sappiate che qui la velocità di connessione è superiore alla media rispetto alle altre città asiatiche, il Wi-Fi è molto diffuso nei locali e si trova anche un buon Wi-Fi pubblico in città.

Oltre ai diversi Starbucks presenti, alcuni dei quali aperti anche per 24 ore al giorno per sette giorni alla settimana, ci sono diversi locali dotati di Wi-Fi in cui poter prendersi una tazza di caffè e portare il proprio laptop, tra i tanti vi consigliamo: The Wired Monkey Singapore (nella zona di Little India) e Free the Robot (in zona Raffles Place).

Per quanto riguarda gli alloggi, in città potete trovare un’ampia varietà tra hotel, ostelli e appartamenti a diverse fasce prezzo.

Molti viaggiatori in cerca di sistemazioni a prezzo davvero economico scelgono uno dei numerosi “capsule hostel”, vale a dire ostelli con sistemazione letto in una camera a “capsula” un’idea che è stata importata dal Giappone.

Le zone di Chinatown e Little India sembrano essere due quartieri dove si trovano economiche guesthouse e piccoli ostelli: due soluzioni perfette per chi ha un budget più limitato ma vuole restare in due aree davvero pittoresche e centrali della città.

Molto utilizzato è anche il sito di AirBnb che permette di affittare per brevi e medi periodi camere o appartamenti. Tenete conto che Singapore non è molto grande, quindi anche prendere una sistemazione un po’ fuori dalle zone più gettonate e costose, come Marina Bay e Orchard Road, vi permetterà comunque di poter raggiungere questi quartieri in circa trenta minuti.

Dal punto di vista del cibo Singapore può offrire una vasta gamma di cucine: dalla malese alla cinese, dall’indiana alla giapponese.

Se volete mangiare a prezzi più contenuti, pur facendo un’esperienza da veri local, vi consigliamo di provare i caratteristici hawkers centres che sono bancarelle o piccoli stand che si trovano nei diversi quartieri della città. Uno degli hawkers centres più famosi è senza dubbio quello di Chinatown.

La città ha diversi parchi in cui poter rilassarsi facendo una passeggiata in mezzo al verde o anche una corsetta, uno tra i più belli è sicuramente Fort Canning Park, posto che un tempo ospitava il governatore dell’isola.

A Singapore si possono comodamente utilizzare i mezzi di trasporto pubblici: sia la metropolitana che gli autobus sono pratici e sempre in orario. In alternativa, potete prendere i taxi, che sono abbastanza economici, oppure potete prenotare una corsa tramite l’applicazione Grab o l’applicazione Gojek, che sono l’equivalente di Uber.

Per i cittadini con passaporto europeo è possibile rimanere a Singapore per novanta giorni senza dover richiedere il visto.

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